Poggio Tura Vigne dei Boschi 2020
Vigne dei Boschi

Poggio Tura Vigne dei Boschi 2020

Vintages: 2019
2020
30,90 

Features

Denomination

Ravenna IGT

Tipologia

Alcohol content

13 %

Format

75 cl Bottle

Filosofia produttiva

Indigenous yeasts, Natural

Additional Notes

Contains sulfites

POGGIO TURA VIGNE DEI BOSCHI 2020 DESCRIPTION

Il Poggio Tura di Vigne dei Boschi è un'espressione autentica e rinfrancante di Sangiovese romagnolo, provvidenziale alleato sulla tavola di tutti i giorni. Katia e Paolo Babini sono uno dei rari casi in cui i liquidi prodotti sono riflesso fedele di chi li produce, e quindi genuini e schietti. Un altopiano immerso nei boschi Romagnoli, è la splendida cornice che circonda le vigne di Katia e Paolo, site a Valpiana Brisighella, dove si esprimono in maniera particolarmente brillante Sangiovese, Albana, Trebbiano, Pagadebit e anche un pò di Riesling. L'approccio in vigna è volto al rispetto assoluto della natura, pertanto sono banditi prodotti chimici o di sintesi, mentre in cantina si prosegue con fermentazioni spontanee e lunghe macerazioni. Liquidi vitali e dinamici, che esaltano sulla cucina quotidiana e probabilmente non possono prescinderne. Un posto a centro tavola, garantito.

Il Vigne dei Boschi Poggio Tura è ottenuto a partire da uve di Sangiovese in purezza, provenienti da un'unica vigna, chiamata Vigna del Roccolo, con viti allevate ad alberello su terreno marnoso e calcareo, ed esposizione ad est. La vigna, come tutte le altre possedute da Paolo e Katia, vengono coltivate seguendo i precetti dell'agricoltura biologica e parte di quella biodinamica. In cantina, dopo la vendemmia che viene rigorosamente eseguita a mano, si prosegue con fermentazione spontanea che avviene in vasche d'acciaio, e macerazione sulle bucce di circa un mese. L'affinamento del liquido avviene per 24 mesi in barrique di secondo passaggio e almeno altri 12 in bottiglia.

Il vino Poggio Tura irrora il calice con il suo colore rosso rubino carico. Una prima olfazione che tratteggia un quadro a tinte scure, dove si stagliano distintamente richiami alla mora, al cuoio, al chiodo di garofano e al cacao. Nonostante la semplicità del profilo, colpisce per il suo nitore e la sua definizione. Al sorso il vino rivela il suo corpo piuttosto ricco, sorretto però da una trama tannica perfettamente integrata e da una dose generosa di sapidità e freschezza. Senza filtri, né peli sulla lingua, è un vino che fa viaggiare per il suo essere quasi d'altri tempi.